Il logos della teologia nel XXI secolo è sostanzialmente dialogico e interconfessionale, essenzialmente strutturato e orientato verso il pros tinà, cioè l’altro. La dimensione relazionale e trasgressiva del logos incide anche sul metodo che la teologia deve perseguire: quello dell’inter- e la trans-disciplinarietà dei vari saperi. Tale metodo dialogico permette di abbandonare un’apologetica autoreferenziale definita dal terzo escluso (tertium non datur), e assumere una forma kénotica di logos, la cui forza argomentativa (elenchus) consiste nello svuotamento dell’autoreferenzialità del logos.
The logos of the Theological discourse has substantially changed in the 21st century and has become dialogical, essentially structured, and oriented towards pros tinà, otherness. The relational dimension of the logos affects Method in Theology and the Public function of Theology within the context of other scientific disciplines and religious Wisdoms. The Dialogical Method of Theology makes possible to set aside a self-referential Apologetics, defined by the excluded third (tertium non datur), and assume a kénotic form of logos open to otherness.