Fascicolo XXXIV (2020), 3, Ascolto e conversione. Chiamati da chi? / Abstract

ALESSIA MACCARO

Versioni del religioso in Africa occidentale subsahariana

Il presente lavoro si configura come una riflessione che, muovendo dal pluralismo culturale contemporaneo, si cimenta con un’ermeneutica della «conversione», intesa come apertura all’altro e suo accoglimento che consente un maggiore intendimento del se stesso più autentico. Attraverso l’indagine dei modi di darsi della conversione che nella storia sono stati forieri di versioni anche spurie del religioso, alimentando i noti fenomeni di acculturazione, inculturazione e sincretismo, il saggio prova ad indagarele condizioni di possibilità della conversione al cristianesimo da parte di culture che vantano narrative identitarie dissimili da quella occidentale. Ricorrendo al caso del Bénin, paese dell’Africa occidentale subsahariana, esemplare per la molteplicità di etnie e religioni che vi abitano, in cui l’incontro storico tra animismo e cristianesimo ha condotto a note storture interpretative in seno al religioso, è possibile intravedere nella struttura costitutiva dell’umano una tensione alteritaria che rende la conversione una possibilità universale, da ripensare alla luce della storicità delle culture e dell’esistenza coesistenziale e, dunque, passibile di interculturalità.

Parole chiave: Conversione, Bénin, Vodun, Sincretismo, Inculturazione, Interculturalità

Aspects of the religiousness in sub-Saharan West Africa

This work is a reflection that starts from contemporary cultural pluralism and introduces a hermeneutic of «conversion», meant as openness to and acceptance of the other that allows a greater understanding of the more authentic self. Through the investigation of the different ways of conversion that, in history, led to spurious interpretations of the religiousness, fostering the well-known phenomena of acculturation, inculturation and syncretism, the essay tries to examinethe conditions of possibility of conversion to Christianity by cultures that boast identity narratives dissimilar to the Western one. The case of Benin, a country in Sub-Saharan West Africa, is exemplary for the multiplicity of ethnic groups and religions that live there. In fact, the historical contact between animism and Christianity led to well-known interpretative distortions within the religiousness. By analysing the case of Benin, it is possible to glimpse in the constitutive structure of the human being an tension to the other that makes conversion a universal possibility, to be rethought in the light of the historicity of cultures and coexistential existence and, therefore, capable of interculturality.

Keywords: Conversion, Bénin, Vodun, Syncretism, Inculturation, Interculturality