Si mostra la complessità del termine/concetto: religione civile, collocato sull'ampio sfondo della "modernità" filosofico-politica, in connessione con i temi della secolarizzazione e della laicità, sviluppandosi, in pari tempo, l'istanza di transmitizzazione della politica, mediante nuovi simboli e inedite ritualità. Dopo aver chiarito il senso della religione civile in Rousseau e illustrato i pericoli che la stessa corre nella "degradazione totalitaria", si tenta un bilancio, cercando di ponderare le opportunità e i rischi inerenti all'introduzione e al consolidamento di una religione civile, per concludere nell'indicazione di proseguire, su questi temi essenziali, una ricerca che coinvolga tutti i cittadini e di favorire, comunque, lo sviluppo di "virtù civili", nell'orizzonte di una "etica pubblica" riconsiderata e, soprattutto, ripraticata.

The Author shows the complexity of the term/notion "civil religion", set on the background of philosophical and political modernity, in connection with the topics of secularization and laity and in the context of the mythization of politics through new symbols and rituals. After a clarification of the meaning of "civil religion" in Rousseau and the explanation of the risk of its "totalitarian degradation", the paper attempts an evaluation of the risks and advantages of reintroducing and consolidating a civil religion, drawing the conclusion that it is necessary to invite all citizens to develop 'civil virtues' on the horizon of a "public ethics" revisited and above all re-practiced.