Abstract |
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Max Weber ha individuato nel carisma la struttura legittimatoria per eccellenza del particolare per opera di un universale divino: la forza e la vitalità del carisma richiedono l'obbedienza da parte di una comunità di seguaci e la trasformazione dell'eccezionalità carismatica in pratica quotidiana. Ciò si traduce, sociologicamente, nel superamento dell'esclusivismo rituale in favore dell'affermazione di un universalismo religioso incentrato su una ierocrazia mistica, (con cui ne va non solo della canonizzazione delle norme giuridiche, ma anche del consolidamento della tradizione mediante un "corpus" di testi riconosciuti come "sacri". Dal momento in cui un apparato religioso si dota stabilmente di un insieme si può aspirare ad assolvere anche una funzione "civile" di aggregato sociale e culturale: il carisma profetico si stabilizza e istituzionalizza nelle forme più giuridicamente e politicamente controllabili del carisma religioso, a cui tutti sono, mercé l'elargizione sacramentale della Grazia, potenzialmente in grado di accedere. Con queste premesse,) la discussione del nesso tra esclusivismo rituale e universalismo religioso sembra in Weber rivelarsi anche di qualche profitto per delineare (sull'esempio hobbesiano della "licenza di Naaman il siro") il rapporto tra religione civile, culto pubblico e religiosità privata nel quadro del complicato processo di acquisizione storica della nozione di libertà religiosa come fondamento costitutivo del moderno ordinamento statale secolarizzato.
Max Weber has singled out in the charisma the legitimizing structure par excellence of the particular by means of a divine universal: the charisma's power and vital strength require the obedience of the community of followers and the transformation of the charismatic exceptionality in everyday practice. From a sociological point of view that means the overcoming of the ritual exclusiveness for a religious universalism centered on a mystical hierocracy. In Weber the discussion on the link between ritual exclusiveness and religious universalism seems helpful also to sketch the relation among civil religion, public cult and private religiousness in the framework of the intricate process of historical acquisition of the notion of religious freedom as constitutive foundation of the State's modern secularized government.
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