L’articolo mostra il rilievo attuale del paradigma della nascita per un approfondimento inedito della relazione tra l’essere umano e la sua origine metafisica. Il saggio sottolinea in particolare come la questione del significato dell’inizio possa essere sviluppata nella chiave della generatività. In tale prospettiva il contributo più promettente viene da tre filosofe: Hannah Arendt, María Zambrano e Luce Irigaray. Il loro percorso filosofico porta a una riconsiderazione del senso dell’inizio alla luce dell’esperienza della nascita. Di conseguenza il pensiero metafisico e teologico può essere rielaborato in un modo più concreto, oltre l’abitudine di ricorrere all’astrazione autoreferenziale. L’opera di Arendt, Zambrano e Irigaray mostra un orizzonte nuovo per pensare l’inizio e l’origine della vita con la quale siamo in una relazione essenziale.
Parole chiave: esperienza della nascita, Hannah Arendt, Marìa Zambrano, Luce Irigaray
The article highlights the current philosophical relevance of the paradigm of birth to furthering insight into the relationship between man and his metaphysical origin. In particular, the essay underlines that the question of the meaning of the beginning can be developed in a perspective of generativity. In this perspective the most promising contribution comes from three philosophers: Hannah Arendt, María Zambrano and Luce Irigaray. Their philosophical path leads to a reconsideration of the sense of beginning in the light of the experience of being born. Consequently metaphysical and theological thought can be revisited in a more concrete way, away from the habit of self-referential abstraction. The work of Arendt, Zambrano and Irigaray provides a new horizon to think the beginning and the origin of life with which we are in an essential relationship.
Keywords: the paradigm of birth, Hannah Arendt, Marìa Zambrano, Luce Irigaray