Lo scopo di questo lavoro è mostrare che Marion non considera l'ateismo 1- come l'oppositore della credenza e 2- come la materia attorno alla quale creare un polemos tra credenti e non credenti. Al contrario, ciò che è ateo è anzitutto la metafisica, che ha pensato "Dio" a partire dall'orizzonte razionale che la caratterizza. In mancanza di un metodo diverso dalla metafisica, questo ateismo è infatti «inevitabile» e non può essere ignorato. Consapevole di questa "inevitabilità" dell'ateismo, per affrontare la "questione di Dio", Marion 1- critica la metafisica e la teologia razionale; 2- cerca una figura del fenomeno che gli permetta di parlare di rivelazione senza ricorrere alla razionalità classica. A tal fine propone una nuova figura di fenomeno, i "fenomeni saturi", grazie ai quali ripenserà anche la rivelazione senza ricorrere alla metafisica e all'ateismo concettuale che la caratterizzava.
Parole chiave: Metafisica; Fenomenologia; fenomeni saturi; libertà
The aim of this paper is to show that Marion does not consider atheism 1- as the opponent of the belief and 2- as the matter around which to create a polemos between believers and non-believers. On the contrary, what is atheistic is first and foremost metaphysics, which has thought ‘God’ starting from the rational horizon that characterizes it. Lacking a method other than metaphysics, this atheism is in fact ‘unavoidable’ and cannot be ignored. Being aware of this ‘unavoidability’ of atheism, in order to address the ‘God question’ Marion 1- criticizes metaphysics and rational theology; 2- he seeks a figure of phenomenon that allows him to speak of revelation without resorting to classical rationality. To this purpose he proposes a new figure of phenomenon, namely ‘saturated phenomena’, thanks to which he will also rethink revelation without resorting to metaphysics and the conceptual atheism that characterized it.
Keywords: Metaphysics; Phenomenology; Saturated Phenomena; Freedom