FILOSOFIA E TEOLOGIA
Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET)
 
Autore   Gloria dell'EVA
Titolo   Salto mortale e «batter d'occhio». Metafore della fede in Kierkegaard / ASomersault and «Blink of an eye». Metaphors of Faith in Kierkegaard
Pagine 456-475
Abstract  

Nel presente articolo, analizzo la concezione della fede in due scritti di Kierkegaard – Timore e tremore e Briciole di filosofia. In entrambe le opere la fede può essere definita come la capacità dell’uomo di confrontarsi con il paradosso causato dalla presenza divina nel mondo. In entrambi gli scritti, il culmine del percorso della fede coincide con il superamento della fede stessa, nell’attimo cairologico. Per descrivere il paradosso della fede, Kierkegaard si serve di due costellazioni metaforiche: in Timore e tremore della metafora del salto mortale e nelle Briciole della costellazione metaforica della vista, dello sguardo ed in particolare della metafora del «batter d’occhio». Sullo sfondo di queste metafore – e quindi anche alla base della concezione kierkegaardiana della fede e del suo superamento – troviamo il dogma trinitario.

In this article, I analyse the concept of faith in two of Kierkegaard's works: Fear and Trembling and Philosophical Fragments. This analysis is led by the question: How is faith conceived? Faith is man’s ability to relate to the paradox generated by God’s intervention in man’s world. In both texts, the apotheosis of the faith coincides with the overcoming, in a kairological moment, of the faith itself. To describe faith and its overcoming, Kierkegaard employs two metaphorical processes: in Fear and Trembling he uses the metaphor of the somersault, and in the Fragments the metaphorical field of the glance/look – especially the metaphor of the «blink of an eye». Behind this metaphor, and thus also at the basis of Kierkegaard’s conception of faith, we find the Trinitarian dogma.

     
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