Abstract |
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L'articolo intende rimarcare l'importanza del Concilio Vaticano II per lo sviluppo dei rapporti tra Ebraismo e Cristianesimo. L'autore analizza la Costituzione Dogmatica Dei Verbum e la Dichiarazione Conciliare Nostra Aetate, che costituisce a suo avviso il punto di avvio dell'attuale dialogo Ebraico-Cristiano. L'eredità del Concilio Vaticano II è costituita, secondo l'a., dal rifiuto di ogni forma di antigiudaismo e antisemitismo;al tempo stesso vengono riconosciute le radici ebraiche della Cristianità. Tuttavia, pur sottolineando l'importanza delle scelte operate dal Concilio, l'a., non manca di rilevare alcune posizioni che ancora attendono di essere chiarite e solleva alcuni problemi che reclamano una nuova e più profonda mutua comprensione tra Ebraismo e Crisitanesimo.
Focus of the article is the importance of the Second Vatican Council for the development of Jewish-Christian relations. The author analyzes firstly the Dogmatic Constitution Dei Verbum, then the Conciliar Declaration Nostra Aetate, which he considers to be the actual beginning of Jewish-Christian Dialogue. Legacy of the Second Vatican Council, according to the author, is the refusal of every form of anti-Judaism and anti-Semitism; at the same time the Jewish roots of Christianity are recognized too. Nevertheless, while underlining the importance of the choice operated by the Council, the author points out also some issues that still deserve to be clarified and raises some problems, calling for a new and more profound mutual understanding between Judaism and Christianity.
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