Abstract |
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Il presente contributo si propone di collocare l'interesse di Hans Jonas per la bioetica nel suo pensiero, chiarendo contestualmente la prospettiva teorica di fondo che la anima e che qualifica la specificità delle risposte da lui offerte nel merito. A tal fine viene approfondita la particolare declinazione delle nozioni di "responsabilità" e soprattutto di "vita", entrambe centrali nella sua proposta filosofica, facendo emergere come tratto essenziale quella relazione tra universale e particolare, tra assoluto e relativo che, in nome del costante impegno jonasiano al superamento di ogni dualismo, nega ogni distinzione radicale tra i due momenti. Tale assunto innerva anche la sua indagine bioetica, qui esemplificata nel caso specifico dell'eutanasia, qualificandone l'originalità nel panorama bioetico attuale, manifesta nella distanza sia da posizioni che assolutizzano la vita, difendendola aprioristicamente, sia da posizioni che ne relativizzano la significanza, restringendo pericolosamente gli ambiti di tutela.
The paper intends to clarify the theoretical perspective that inspires the interest of Hans Jonas for bioethics, defining the answers that he offers upon this matter. To this end, the author investigates the particular declination of the notions of "responsibility" and "life" – equally central in his philosophical proposal – letting surface the relation between universal and particular, absolute and relative, that, in the name of the constant attempt of Jonas to overcome every dualism, denies all radical distinctions between these two moments. This argument pervades also Jonas's bioethical inquiry – here exemplified in the case of euthanasia – distant both from positions that make life absolute defending it aprioristically, and from positions that make life a relative notion, narrowing dangerously the ambits of protection.
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