Abstract |
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Il libro dell’Esodo è una
grande storia di liberazione, dipinge un faticoso itinerario
di libertà. Il presente contributo intende analizzare
il tema della libertà nel pensiero di un filosofo,
Ricoeur, da sempre attento lettore della Bibbia. La libertà
umana si mostra nella sua riflessione in tutta la sua fragilità:
chiede costantemente di essere liberata, e va in cerca di
linguaggi per esprimere tale percorso di liberazione. Più
che una fondazione o una dimostrazione, la libertà
umana attende infatti un’attestazione e una narrazione.
I testi biblici, nella polifonia dei loro diversi generi
letterari, offrono secondo Ricoeur uno spazio opportuno
per tale articolazione discorsiva. Dispiegare le risorse
di senso dell’immaginazione religiosa è la
condizione perché la parola biblica possa essere
“poetica” nel senso di “creativa”:
ovvero perché possa risuonare efficacemente nel soggetto
che con essi si confronta, chiamandolo a nuovi orizzonti
di possibilità e di libertà.
The book of Exodus sketches a difficult itinerary of liberation.
The paper aims to analyse the theme of freedom in Ricoeur,
careful reader of the Bible. Human freedom appears in his
reflection in all its fragility: freedom asks continuously
to be set free and seeks languages to express this course
of liberation. More than a foundation or a demonstration,
human freedom waits for an attestation and for a narration.
The books of the Bible, in the polyphony of their different
literary genres, offer, according Ricoeur, a space for this
discursive articulation. To unfold the meaning’s source
of the religious imagination makes the biblical word “poetic”
in the sense of “creative”.
Casadei |