Abstract |
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Il saggio intende mostrare in che senso
la logica rappresenti la forma originaria della superstizione,
nemica del vero. Il concetto chiamato a chiarire «la
superstizione dei logici» (Nietzsche) è quello
di epistéme, che condivide con superstitio il riferimento
al sovrastare della conoscenza, in ragione del quale la
filosofia evoca l’esistenza di ciò che lo testimonia
(epimartys/superstes). L’indagine evidenzia infine
come il superamento della «logica», annunciato
dal pensiero contemporaneo, corrisponda alla demolizione
del testimone epistemico e al trionfo di una nuova, problematica
verità.
The paper aims to show in what sense logic may represent
the original form of superstition, enemy of the truth. The
epistéme is the concept required to clarify “the
superstition of the logicians” (Nietzsche) because
it shares with superstition the reference to the ‘overhanging’
of knowledge for which philosophy evokes the existence of
what witnesses it. This paper shows how the overcoming of
logic announced in contemporary thinking corresponds with
the demolition of the epistemic witness and with the triumph
of a new problematic truth. |