Abstract |
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Sulla base della discussione di alcune
classiche definizioni e trattazioni moderne del miracolo
(Hobbes, Spinoza e Hume, in particolare) e sullo sfondo
di alcune considerazioni di Wittgenstein, il saggio si propone
di criticare una nozione quasi-scientifica (superstiziosa)
del miracolo e di preservare la possibilità di una
esperienza del miracoloso distinta dall'idea che il miracolo
sia qualcosa di misterioso e di inspiegabile che solo il
ricorso a Dio può spiegare e illuminare.
On the basis of some classical definitions of miracle (Hobbes,
Spinoza, and in particular Hume) and some considerations
of Wittgenstein, the paper intends to criticize a quasi-scientific
(superstitious) notion of the miracle, preserving the opportunity
of an experience of the miraculous distinct from the idea
that miracle is something mysterious and inexplicable which
only the recourse to God may explain and enlighten. |