Abstract |
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Di fronte agli usi disinvolti, e non di
rado ideologici, che vengono fatti del concetto di natura
nel dibattito politico, filosofico, teologico contemporaneo,
viene spontaneo chiedersi se non avesse ragione Eraclito
quando osservava enigmaticamente che la natura ama nascondersi
(physis kryptesthai philei). Uno dei filosofi viventi che
ha dedicato più tempo ed energie a riflettere sulla
rilevanza e la problematicità del concetto di natura
per la comprensione della condizione umana è sicuramente
Charles Taylor. Nell’intervista il filosofo canadese
ha l’opportunità di soffermarsi sulle ambiguità
del concetto di natura, sulle sue implicazioni morali, politiche
e religiose, sull’attualità delle idee di diritto
e legge naturale, nonché sulle recenti dispute intorno
all’evoluzionismo.
Given the free and easy and not seldom ideological uses
of the concept of nature in today’s political, philosophical
and theological debate, a spontaneous reaction is to ask
oneself if Heraclitus was not right when he enigmatically
observed that nature loves to hide itself (physis kryptesthai
philei). Charles Taylor is certainly one of the living philosophers
who has devoted more time and energy to reflecting upon
the importance and uncertainty of the concept of nature
in order to understand the human condition. In the interview
the Canadian philosopher has the opportunity to dwell on
the ambiguities of the concept of nature, on its moral,
political, and religious implications, on the topical interest
of the ideas of law and natural law, and on the recent disputes
on evolutionism. |