FILOSOFIA E TEOLOGIA
Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET)
 
Autore  
Ugo Maria UGAZIO
Titolo  
Fenomenologia e logos giovanneo
Pagine  
530-542
Abstract  

Alla luce del Prologo giovanneo, sono esposti i motivi che allontanano il metodo fenomenologico da uno dei suoi concetti costitutivi, l’intenzionalità. Non tutto quel che appare ha i tratti dell’esteriorità ed è qualcosa nel mondo: la vita si rivela solo a se stessa, senza mostrarsi come esteriorità. La verità di questa considerazione coincide con la verità cristiana dell’incarnazione. Sono mostrati, parallelamente alla critica dell’intenzionalità, i tratti cristiani che hanno determinato, in opposizione a Husserl, tanto nella «svolta teologica» della fenomenologia francese quanto in Heidegger lettore di Paolo e Agostino, il sorgere di una «fenomenologia dell’inapparente».

In the light of the Prologue of John’s Gospel the motives are set forth that distance the phenomenological method from one of its basic concepts – intentionality. Not all that appears has traits of exteriority and it is something in the world: life reveals itself only to itself, without manifesting itself as exteriority. The truth of this consideration coincides with the Christian truth of the incarnation. In parallel to the criticism of intentionality the Christian features are shown that have determined, in opposition to Husserl, both in the “theological watershed” of French phenomenology and in Heidegger as reader of Paul and Augustine, the rise of an “un-apparent phenomenology”.

     
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