L'articolo riconsidera il senso della laicità
oltre la sua accezione in chiave di contrapposizione tra
"laici" e "credenti", mostrandone invece
il valore nell'indicare l'originaria appartenenza di tutti
alla comunità umana e creaturale. Se si muove da
questa prospettiva la laicità assume subito una tendenza
etican che prefigura il compito di una corresponsabilità
per il destino del creato che si traduce in una prassi di
restituzione dei diritti a quanti ne sono espropriati.
This paper revises the notion of laicism beyond the opposition
between “laics” and “believers”,
showing rather its value of indicating men’s original
belonging to the human and creatural community. From this
point of view laicism immediately assumes an ethical disposition
that prefigures the task of a joint responsibility for the
destiny of the created which realizes itself in a praxis
of giving back rights to those who are deprived of them. |