Abstract |
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La proposta filosofica lévinassiana
di un pensiero dell’alterità dell’Altro
aspira a presentarsi come una filosofia positiva della rivelazione.
A tal fine sottopone l’impianto husserliano dell’intersoggettività
ad una tensione grazie al contributo essenziale della filosofia
contemporanea del dialogo. Il presente studio intende evidenziare
come l’empirismo filosofico di Lévinas muova
dalla proposta buberiana, criticandone tuttavia il formalismo
di fondo mediante la versione narrativa del pensiero dialogico
avanzata da Rosenzweig. Intende, inoltre, mostrare come
un’ulteriore radicalizzazione degli esiti del “nuovo
pensiero”, faccia leva sull’idea di unicità
funzionale ad un’interpretazione etica della creazione.
In quanto etica creaturale che sottende la creazione alla
rivelazione, l’etica si candida come alternativa alla
prospettiva dialogica sostituendo il tu dell’incontro
interumano con l’illeità della terza persona
irriducibile alla reciprocità del dialogo.
The thinking of the Other’s otherness in Levinas
aims to present itself as a positive philosophy of revelation.
Levinas submits the Hussserlian scheme of intersubjectivity
to a tension, thanks to the essential contribution of contemporaneous
philosophy of dialogue The present study shows how the philosophical
empiricism of Levinas arises from Buber’s proposal,
nevertheless criticizing his formalism through the narrative
version of the dialogical thought of Rosenzweig. It aims
moreover to show how a further radicalisation of the “new
thought” plays on the idea of oneness, functional
to an ethical interpretation of creation. Creatural ethics
candidates itself as an alternative to dialogue, replacing
the “you” of the inter-human encounter with
the transcendence of the third person irreducible to the
reciprocity of dialogue. |