Abstract |
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Il venir meno nel mondo moderno dell’esperienza
religiosa viene interpretato da Bernhard Welte nel senso
di una profonda ed esistenzialmente significativa esperienza
del nulla. Ma la “notte del nulla”, che segretamente
accompagna il processo di secolarizzazione del mondo, se
vissuta come esperienza estrema, può trasfigurarsi,
a suo avviso, in “notte di Dio”. Questo studio
ripercorre le due vie secondo le quali Welte indaga questa
“notte di Dio”: da un lato egli si confronta
con l’ateismo moderno, con Nietzsche e soprattutto
con Heidegger, che per primo avrebbe individuato nel nulla
una via di accesso filosofico ad una nuova esperienza del
sacro e del divino; dall’altro egli riprende la teologia
negativa e la mistica, in particolare Meister Eckhart, in
cui rintraccia la possibilità di un superamento della
concettualità metafisica in direzione di una più
autentica esperienza del “dio divino”.
Bernhard Welte interprets the failing in the modern world
of the religious experience in the sense of a deep and existentially
meaningful experience of Nothingness. But the “night
of Nothingness”, which secretly follows the world’s
secularisation, if lived as extreme experience, can transform
itself into the “night of God”. This paper runs
through the two ways according to which Welte investigates
this “night of God”: on one hand, he confronts
himself with modern atheism: Nietzsche and above all Heidegger;
on the other, he revisits the negative theology and mysticism,
in particular Meister Eckhart, in whom he finds the possibility
to overcome metaphysical conceptualism in the direction
of a more real experience of the “divine God”. |