Abstract |
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Ad una corretta ricezione degli scritti
di Bonhoeffer non ha giovato la sottovalutazione dell’’eccentricità’
del teologo tedesco rispetto al contesto sociale e culturale
nel quale si svolse la sua esistenza. Ad esempio la sua
interpretazione non religiosa dei concetti biblici venne
ricondotta da G. Ebeling allo schema luterano della distinzione
Legge-Vangelo. Ma un esame più attento mostra che
il concetto di Legge che troviamo in Bonhoeffer non coincide
del tutto con quello luterano. Fin dagli anni di Finkenwalde
Bonhoeffer si sforzò di dare una nuova interpretazione
della coppia Legge-Vangelo, attraverso l’acquisizione
progressiva di categorie sapienziali come chiave di lettura
della realtà, ai suoi tempi per lo meno ‘eccentrica’
al di fuori degli ambiento ebraici.
The eccentricity of Bonhoeffer in the social and cultural
context in which he spent his existence has been undervalued
in order to obtain a correct reception of his writings.
For instance, G. Ebeling traces his non-religious interpretation
of Biblical notions back to the Lutheran scheme of the Law/Gospel
distinction. But a closer examination shows that Bonhoeffer‘s
concept of law does not quite coincide with the Lutheran
one. Since the years of Finkenwalde, Bonhoeffer tried hard
to give a new interpretation of the Law/Gospel pairing,
through the progressive acquisition of sapiential categories
as a reading-key of reality, at least in his time ‘eccentric’
outside the Jewish milieu. |