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La paura genera una pulsione riempitiva che si basa su un’origine vacua, un nulla, un oggetto fobico artificiale, come il canto delle sirene nel racconto di Kafka o il clandestino: un idolo, un incanto trascendentale contro cui scatenare le tendenze all’azione elicitate dal sentimento. Questo contributo cerca di ricostruire le basi comportamentali dell’emozione primaria della paura, a partire dal vissuto infantile, mettendo in luce le caratteristiche adattive del sentimento e le derive paranoiche che esso può suscitare qualora si perda il contatto con il nomadismo esistenziale che caratterizza l’essere nel mondo dell’uomo.
Parole chiave: : basi comportamentali dell’emozione della paura, caratteristiche adattive della paura, derive paranoiche della paura
Fear produces an instinctual filler based on an empty source, a ‘nothing’, an artificial phobic object, just like the song of the sirens in Franz Kafka’s short storyor the immigrant without a stay: it’s an idol, a transcendental enchantment that arouses a specific impulse to act. This paper intends to reconstruct the behavioral basis of that primal emotion we call fear, starting from early childhood experiences, focusing on the adaptive features of this feeling and the paranoid drifts that it elicits when we don’t take into account the nomadic nature of our being-in-the-world.
Keywords: behavioral basis of fear, adaptive features of fear, paranoid drifts of fear
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