Abstract |
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Il saggio intende presentare le principali caratteristiche del ‘credere ebraicamente’ nella prospettiva di alcuni importanti filosofi e apologeti del giudaismo classico come i medioevali Ja’akov Anatoli, Maimonide e Gersonide, e i contemporanei Yeshayahu Leibowitz e Joseph B. Soloveitchik. Verranno così a chiarirsi la questione del cosa credere ovvero i principi del giudaismo; le modalità specifiche del credere (la kavvanà o intenzione e il criterio del Torà lishmà o fede disinteressata); e infine le ragioni ultime nonché le motivazioni dell’osservanza dei precetti. Per Maimonide i precetti servono tutti per lo sradicamento dell’idolatria dal cuore umano e senza osservanza dei precetti non si dà fede ebraica.
Parole chiave: Emunah, Ja’akov Anatoli, Maimonide, Gersonide, Yeshayahu Leibowitz, Joseph B. Soloveitchik, kavvanà, Torà lishmà.
Moving from the analysis and the speculation on the notion of «faith» developed by Clement of Alexandria, the present contribution aims at providing a concise but comprehensive overview of the doctrinal options which emerged in Late-Antique Alexandria. The main focus will be on the dialogue between Clement and his gnostic opponents.
Keywords: Emunah, Ja’akov Anatoli, Maimonides, Gersonides, Yeshayahu Leibowitz, Joseph B. Soloveitchik, kavvanà, Torà lishmah.
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