FILOSOFIA E TEOLOGIA
Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET)
 
Autore   Luciano BOI
Titolo   Complessità, spazi vissuti e fenomenologia dei luoghi/ Complexity, lived spaces, and phenomenology of places
Pagine   199-216
Abstract  

In questo saggio si schizza l’idea di una necessaria integrazione fra genotipo e fenotipo, mente e corpo, uomo e natura, persone e luoghi, prendendo le mosse dal fatto che non esiste una barriera fissa fra queste categorie di pensiero e questi mondi vissuti, bensì una relazione complessa e multidimensionale di reciproca influenza. Il genotipo e il fenotipo sono cammini che s’intrecciano nel corso dello sviluppo e dell’evoluzione e da questi ultimi ne sono plasmati. Invece di essere due aspetti separati dell’essere umano, la mente e il corpo sono legati da una rete d’interazioni complesse ed entrambi si costituiscono simultaneamente. L’uomo e la natura appartengono allo stesso mondo, quello degli esseri viventi. Il mondo della cultura non può essere capito indipendentemente da quello biologico, da cui si origina e con il quale non cessa di interagire sin dagli albori della nostra vita, anche se le diverse espressioni della cultura (pensiero, linguaggio, emozioni, creatività) non possono avere una spiegazione completa sulla base dei soli fenomeni biologici. È impossibile pensare a una persona senza considerare il luogo in cui si forma la sua percezione, il suo pensiero, la sua memoria. La sfera psichica si nutre continuamente delle caratteristiche fisiche e antropologiche di un luogo, che ne comprendono il clima, il paesaggio, la lingua, la cultura, la storia, la memoria. Così il luogo, con le sue diverse dimensioni, naturalistica, antropologica e simbolica, costituisce lo zoccolo della costituzione ontologica dell’essere, la radice da cui prende forma la sua relazione allo spazio, al tempo e al senso delle cose e degli eventi.

In this essay we sketch the idea of a necessary integration ofgenotype and phenotype, mind and body, man and nature, persons and places, starting from the factthat there are not fixedbarriers between thosecategories of thought and lived worlds, but a complex and multidimensional relationship of mutual influence. The genotype and the phenotype are paths which interlaces in the course of development and evolution, and from them are shaped. The mind and the body, far from being due separate aspects of human being, are linked through a network of complex interactions and both constitute simultaneously. The man and the nature belong to the same world, that of living beings. The world of culture cannot be understood separately from the biological world, from which it originates and with which continuously interacts since the beginnings of our life, evenif the different expressions of culture (that is to say—thought, language, emotions, creativity) cannot completely be explained in terms only of the biological phenomena. It would be impossible to think of someone without considering the place (the living space) in which he develops his perception, thought and memory. Thus, a place, together with its various dimensions—naturalistic, anthropological and symbolical, represents the basis for the ontological constitution of the human being, the root from which his relationship to space, time and to the meaning of things and events takes form.

     
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