Il saggio affronta il rapporto tra debito e credito, confrontandosi in particolare con la semantica delle argomentazioni a favore e contro la cancellazione del debito e con i loro presupposti etici. La concezione largamente dominante, che vede il pagamento del debito come un dovere incondizionato, è analizzata rispetto alla sua dissimulazione di alcuni aspetti della relazione tra debitore e creditore. A essa si contrappone una prospettiva radicalmente alternativa, derivata dall’esperienza etica e politica ebraica, incentrata sul riscatto del debitore dal suo asservimento al creditore.

This paper discusses the relation between debt and credit by referring to the semantics of arguments for and against the cancellation of debt and to their ethical assumptions. The largely dominant idea that paying one’s debts is an unconditional obligation is questioned with respect to its dissimulating some aspects of the relation between debtor and creditor. Against this view a radically alternative perspective stands out, which moves from Jewish ethical and political experiences, and it is grounded on freeing debtors from their enslavement to creditors.