Giorgio Agamben è una delle voci più note nel dibattito filosofico-politico attuale. L’analisi dei suoi testi più recenti mostra il suo vivo interesse per la storia di alcuni concetti teologici. Da un punto di vista metodologico, riflettendo su tematiche teologiche Agamben impiega strumenti teorici che aveva forgiato nei suoi primi saggi dedicati al linguaggio. Inoltre, nei suoi scritti più prettamente filosofico-teologici, Agamben ha ampiamente affrontato temi linguistici suggerendo in qualche occasione nuovi spunti non sempre coerenti però con quanto aveva precedentemente affermato. Per simili ragioni può essere utile un’introduzione storico-teorica alla riflessione di Agamben sulla teologia utilizzando come bussola la sua filosofia del linguaggio.

Giorgio Agamben is one of the most famous contemporary political philosophers. Lately Agamben has conducted his political investigation drawing on the history of some theological concepts. From a methodological point of view, in his theological reflections Agamben makes use of philosophical tools forged in his earlier linguistics writings. In his theological books, however, Agamben has talked rarely about language. Yet, there he also adds something to his own understanding of language that somehow contrasts to what he claims in his earlier writings. For this reason there is a need of a historical and theoretical introduction to Agamben’s reflections on theology with particular regard to his previous philosophy of language.