La filosofia di Schellenberg rappresenta una terza via tra teismo e naturalismo. Questo grazie alla centralità che il filosofo candese assegna allo scetticismo. C’è una delimitazione significativa del valore cognitivo della credenza. Una religiosità fondata sulla credenza, come il teismo, costituisce per Schellenberg un peso troppo grande, dato l’attuale sviluppo culturale e morale umano. Schellenberg individua dunque nell’ultimismo il cuore autentico della dimensione religiosa. Con ultimismo intendiamo una realtà ultima declinata attraverso una triplice trascendenza: metafisica, assiologica e soteriologica. Dobbiamo riscoprire il potere insito nell’immaginazione come mezzo per indagare la realtà divina, senza far ricorso a prove in senso tradizionale, per dimostrare l’esistenza di una realtà come quella descritta dall’ultimismo. Infatti bisogna fare affidamento unicamente a considerazioni di ordine pragmatico per valutare la bontà dell’ultimismo.

Schellenberg’s philosophy represents a third path between theism and naturalism. This is due to the importance given to skepticism by Schellenberg. There is a significant delimitation of the cognitive importance of belief. A religiousness founded upon belief, like theism, represents, for Schellenberg, an excessive load in relation to the actual man’s cultural and moral development. Schellenberg calls ultimism the authentic heart of the religious dimension. Ultimism means an ultimate reality described through a triple transcendence: metaphysical, axiological and soteriological. We must rediscover the power within imagination as a mean to examine the divine reality, without the necessity to appeal to classical proofs to demonstrate the existence of a reality such as the one described by ultimism. We must only rely upon pragmatic considerations to demonstrate the worth of ultimism.