Abstract |
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Il saggio vuole pensare i concetti di santità/sacralità di Dio non già come attributi, bensì come forme di relazione. Questo vale sia per le manifestazioni del Dio della Torah, sia per le immagini del Dio dei Vangeli. Pensare la santità/sacralità in quanto forme di relazione consente anche di mantenere la trascendenza del divino, nella misura in cui il concetto di relazione, rettamente inteso, può consentire di porre un collegamento fra divino e umano, senza eliminarne, ma anzi proprio salvaguardandone, la differenza.
Divine Holiness and divine sacredness have to be understood not yet as attributes, but above all, as forms of relation. This idea can be applied both to the God of the Old Testament and to the God of the Gospels. Moreover, the interpretation of the “Holiness” and of the “Sacredness” as forms of relation may perhaps help us to think better God’s transcendence: because the concept of “relation” implies both difference and connection between the human being and the divine sphere.
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