Per fare uscire il «timore di Dio» dalle secche di una comprensione sterile, giustificata da un'interpretazione rutinaria dell'agape, si deve far ricorso alla lettura sapienziale culminante in Qohelet. L'affabile immanenza dell'autorivelarsi divino e la maestosa trascendenza della sua santità fanno convergere le polarità irriducibili del «tutto è vanità» e del «timore del Signore», nell'ossimoro teologico di una fede adulta e disincantata.

We must resort to the wisdom reading, which culminates in the book of Qohelet, in order to free the "fear of God" from the shoals of a sterile comprehension that finds its justification in a routine interpretation of the agape. The amiable immanence of the self-revelation of God and the majestic transcendence of his holiness cause the irreducible "all is vanity" and "fear of the Lord" converge into the theological oxymoron of the adult and disenchanted faith.