Abstract |
|
La riflessione scheleriana aiuta a riscoprire
nella colpa e nel suo consapevole riconoscimento un vissuto
eminente dell’esperienza etica. Attingendo al patrimonio
di pensiero e di esperienza della fede cristiana, Scheler
invita a strappare la colpa all’oggettualità
della storia per ricondurla alla libertà della persona.
La colpa è una determinazione di negatività
che inerisce al centro della persona e che apre a ulteriori
possibilità di male. Riconoscere la colpa vuol dire
imporre un nuovo senso e un nuovo valore ad una parte passata
della propria vita, è una nuova presa di possesso
di se stesso di fronte alla forza determinante del proprio
passato. Il pentimento rende possibili nuovi inizi, apre
al futuro: è una potente forza di rigenerazione del
mondo morale, una forza rivoluzionaria, è la legge
del respiro dell’anima. Non la negazione della colpa,
ma il suo riconoscimento consentono all’uomo di poter
veramente disporre di sé e del corso della propria
vita.
Scheler’s reflection helps to rediscover in the awareness
of guilt an eminent fact of the ethical experience. Finding
inspiration in the patrimony of Christian faith, Scheler
asks to uproot guilt from the materiality of history bringing
it back to the freedom of the person. Guilt is a determination
of negativity inherent to the person’s centre, a determination
that opens to other possibilities of evil. To admit guilt
means to give new meaning and new value to a bygone part
of one’s life, it is to take a hold of oneself against
the determining force of the past. Repentance makes possible
new beginnings, opens to the future, it is a strong force
of regeneration of the moral world, a revolutionary force
– it is the law of the breath of the soul. Not the
negation of guilt, but its acknowledgement allows man to
dispose of himself and of his own life. |