Abstract |
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Ragioni e implicazioni dell'amore della
verità meritano oggi una riflessione particolarmente
impegnativa, considerando l'acceso dibattito tra chi propone,
per contrastare dogmatismo e violenza, di indebolire il
criterio della veritas e chi invece riafferma la forza originaria
e imprescindibile, sul piano teoretico ed esistenziale,
del richiamo offerto dal vero. In tale contesto risulta
fruttuoso ripensare l'appassionata interrogazione nietzscheana
sul significato e sul merito della verità, per la
sua esemplare radicalità, per il suo tormentato carico
di problemi e di aporie, soprattutto per i nessi che esplora
tra il riconoscimento del valore intrinseco del vero e il
ritorno in campo delle tracce di Dio. Il modo in cui Nietzsche
gioca la sua carta estrema di una auto-distruzione della
volontà di verità, mediante una sorta di anti-elenchos,
pur di vincere l'ombra di Dio, ci spinge a riscoprire la
ricchezza enigmatica della inquietudine per la verità,
e a mettere a confronto due paradigmi che leggono in maniera
opposta il rapporto tra fatica della ricerca e possibilità
di Dio: la criticità come riconoscenza, come ascolto
creativo, e la criticità come svincolamento, come
emancipazione incondizionata.
The reasons and the implications of love for the truth
deserve today a particularly demanding reflection, considering
the controversy among who proposes – in order to fight
dogmatism and violence – to weaken the criterion of
veritas and he who reasserts the original and unavoidable
force of the recall offered by truth. In this context it
may be fruitful to rethink Nietzsche’s passionate
interrogation on the meaning and merit of truth, for its
exemplary radicalism, for its tormented loading of aporiae
and problems, and above all for the links which explore
between the recognition of the intrinsic value of the true
and the return in play of the traces of God. The way in
which Nietzsche plays his final card of a self-destruction
of the truth’s will in order to overcome the shadow
of God, presses us to rediscover the enigmatic richness
of the research of truth, and to compare two paradigms which
read in an opposite manner the relation between toil of
research and possibility of God: the critical state as gratitude,
creative listening, release, and unconditional emancipation. |