Abstract |
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Questo articolo si propone di delineare
un quadro unitario dell’opera di Ricoeur, prendendo
lo spunto dalle lezioni fiorentine del 1988, ma guardando
oltre, verso gli sviluppi successivi della lunga via del
filosofo. In tale prospettiva si propone il paradigma della
traduzione, dopo quelli del simbolo e del testo, per illuminare
il terzo tempo dell’ermeneutica ricoeuriana. Un ulteriore
sguardo complessivo sul cammino dell’autore mostra
come il lungo dialogo da lui perseguito tra filosofia analitica
e fenomenologia ermeneutica, che culmina in Soi-même
comme un autre, faccia intravedere sullo sfondo un
più radicale confronto tra gli Antichi e i Moderni,
evocato nell’opera ultima Parcours de la reconnaissance.
This paper sketches a unitary picture of Ricoeur’s
work, starting from the Florentine lessons of 1988, but
looking beyond, toward the successive developments of his
thinking. In this perspective the paradigm of translation
– after those of symbol and text – is chosen
to throw light on the third period of Ricoeur’s hermeneutics.
A further comprehensive overview shows how the long dialogue
engaged by the philosopher between analytical philosophy
and hermeneutic phenomenology, which culminates in Soi-même
comme un autre, lets us see a more radical confrontation
between Ancients and Moderns, evoked in his last work Parcours
de la reconnaissance. |