Abstract |
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Il nostro moderno termine crisi
è debitore alla medicina anche quando viene impiegato
nelle scienze sociali ed economiche, nella politica, nella
filosofia della storia: si tratta di cogliere la fase acuta
della patologia di un organismo. Partendo da Osea 6,1-3
in cui gli interlocutori del profeta tendono a leggere come
“fisiologica” la crisi che il popolo di Israele
sta vivendo e sostengono che ad essa seguirà un decorso
positivo, per vedersi opporre dal profeta, il presente contributo
tratteggia alcuni aspetti dello specifico significato di
“crisi” nella Bibbia ebraica. La crisi è
il risultato del giudizio di Dio nella storia, esercitato
nei confronti di chi è venuto meno alla vocazione
dell’alleanza. La storia di Israele è perciò
segmentata dalla crisi e la sua continuità sta solo
nella fedeltà di Dio oltre e dopo il suo giudizio
e non nelle capacità fisiologiche di ripresa. La
pregnanza e diffusione del tema del giudizio nella Bibbia
ebraica portano a definirla una letteratura di crisi, cioé
una narrazione emersa in larga misura per elaborare l’esperienza
del giudizio di Dio in vista di una rinnovata risposta alla
vocazione.
The modern term "crisis" is indebted to medicine
even when it is used in the social and economic sciences,
in politics, or in philosophy of history: it is about grasping
the acute phase of the pathology of an organism. Starting
from Hosea 6,1-3, the interlocutors of the prophet tend
to read the crisis of Israel as ‘physiological’.
This paper sketches some aspects of the peculiar meaning
of ‘crisis’ in the Old Testament. The crisis
is the result of God’s judgement in history, practised
against those who failed in the vocation to the alliance.
For these reasons Israel’s history is continuously
fragmented by crises. Its continuity lies only in God’s
fidelity and not in Israel’s physiological capacity
to recover. The weight and diffusion of the theme of judgement
in the Old Testament lead one to define it as a crisis literature,
that is, a narrative come to light in large measure to elaborate
the experience of God’s judgement in view of a renewed
answer to vocation. |