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Il contributo, accostando l’approccio severiniano, affronta il tema della indifferenza ontologica. Per Severino, Platone evoca bensì il mondo come dimensione della realtà sottratta all’indifferenza dell’essere parmenideo, ma esso, pur differendo, rimane indifferente rispetto all’essere e al non essere. Il divenire del mondo maschera la nientità del mondo. Parmenide non è superato. Severino, ritornando a Parmenide, invita a comprendere che «solo se tutto è eterno è possibile il divenire». Ciò tuttavia significa additare la consistenza di un divenire senza mondo, in cui la differenza è davvero non-indifferente.
Parole chiave: Emanuele Severino, indifferenza ontologica
The paper deals with the issue of ontological indifference along Severino's lines. According to Severino, Plato evokes the world as a dimension of reality that is not subjected to the indifference of the being of Parmenides, but, although different, it remains indifferent to being and not being. The becoming of the world masks the nothingness of the world. Parmenides is not transcended. Severino, returning to Parmenides, invites us to understand that «only if everything is eternal, becoming is possible». However, this implies a becoming without a world, in which the difference is truly not indifferent.
Keywords: Emanuele Severino, ontological indifference
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