L’articolo analizza la nozione levinasiana di «non-indifferenza» per l’altro, che è strettamente collegata alla concezione della soggettività proposta in Autrement qu’être. La nozione di non-indifferenza, che Levinas elabora in relazione all’indifferenza morale, viene distinta da quella di attenzione, attraverso una rivisitazione delle analisi husserliane dedicate a tale tema, dalla quale emerge che la non-indifferenza non è un movimento volontario, poiché è provocata dalla prossimità dell’altro. Nell’articolo si mostra inoltre che la non-indifferenza si traduce in un’inquietudine profonda, che il soggetto prova nel contatto sensibile con l’altro. Nel suo distinguersi da una differenza puramente formale, la non-indifferenza si rivela come un tratto costitutivo del soggetto, come una disposizione che in realtà è un’esposizione all’altro.

Parole chiave: Emmanuel Lévinas, attenzione, non-indifferenza

The article analyzes the Levinasian notion of «non-indifference» toward the other, which is closely linked to the conception of subjectivity proposed in Otherwise than Being. The notion of non-indifference, which Levinas elaborates in relation to moral indifference, is distinguished from that of attention, through a reconsideration of the Husserlian analysis dedicated to this theme, from which it emerges that non-indifference is not a voluntary movement, since it is caused by the proximity of the other. The article also shows that non-indifference gives rise to a profound restlessness, which the subject experiences in sensible contact with the other. In distinguishing itself from a purely formal difference, non-indifference reveals itself as a constitutive trait of the subject, as a disposition which in reality is an exposition to the other.

Keywords: Emmanuel Levinas, attention, non-indifference