Abstract |
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Scopo del contributo è di illustrare la presentazione della materia e del male in Numenio come riferita da Calcidio nel suo Commentario al Timeo di Platone (capp. 295-299 = Numenio, fr. 52 Des Places), con alcune integrazioni da Eusebius nell'XI e nel XV libro della Praeparatio evangelica (Numenio, frr. 3, 4a, 11 Des Places). L'articolo si propone in particolare di dimostrare la stretta dipendenza di Numenio da Plutarco (De animae procreatione in Timaeo, De Iside et Osiride e De defectu oraculorum), specialmente nella critica alla dottrina stoica, nell'accostamento fra la materia e il male e nell'esistenza di un'anima malvagia all'origine del caotico movimento iletico. Si discuterà inoltre della natura dualista del cosmo numeniano, del possibile carattere sostanziale della materia e della «generazione» di quest'ultima. Emergeranno infine i punti di accordo e di disaccordo fra Numenio e la tradizione pitagorica, nonché la dipendenza dell'Apamense da Senocrate.
Aim of the paper is to illustrate the notions of matter and evil in Numenius of Apamea as referred by Calcidius (Numenius, fr. 52 Des Places) with some integrations by Eusebius (Numenio, frr. 3, 4a, 11 Des Places). The author tries to demonstrate that Numenius relies on Plutarcus (De animae procreatione in Timaeo, De Iside et Osiride e De defectu oraculorum) especially when he criticizes Stoic doctrine, in the juxtaposition of matter and evil, and in the notion of an evil soul at the origin of the hyletic movement. The dualistic nature of the Numenius' cosmos, the possible substantial character of matter and how it is «generated», the consensus and the divergences with the Pythagorean tradition, the dependence on Xenocrates, are some of the other topics discussed.
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