Abstract |
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Lo scopo del presente contributo consiste nel prendere posizione sulla natura e sul ruolo della teologia naturale nell'ambito della filosofia analitica della religione. L'attenzione è concentrata sulla proposta degli epistemologi riformati, quali Plantinga, Alston e Wolterstorff, che offrono una definizione di teologia naturale a partire dall'epistemologia, dall'antropologia e dalla filosofia del linguaggio. Le loro proposte vengono difese dalle critiche loro rivolte da parte di alcuni filosofi cattolici e da parte dei fideisti wittgensteiniani e viene messo in luce come il dibattito ruoti intorno al realismo epistemologico, ontologico e metafisico. Questo spostamento di accento consente all'autore di formulare una nuova definizione di teologia naturale e di fornire alcuni criteri esegetici utili a valorizzare il contributo di Wittgenstein e di Tommaso.
Aim of the paper is to discuss nature and the function of natural theology in the ambit of the analytical philosophy of religion. The attention is focused on the proposal of the reformed epistemologists, as Plantinga, Alston e Wolterstorff who offer a definition of natural theology beginning from epistemology, anthropology and philosophy of language. The author defends these theses by the criticism of some catholic philosophers and Wittgensteinian fideists, and sheds light on how the debate pivots on epistemological, ontological, metaphysical realism. This shift of emphasis consents to formulate a new definition of natural theology.
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