FILOSOFIA E TEOLOGIA
Sito ufficiale dell'Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e Teologia (AISFET)
 
Autore   Mauro PEDRAZZOLI
Titolo   L’alba dell’uomo in rapporto agli animali
Pagine   51-70
Abstract  

Il Leit-motiv dell’articolo è che l’uomo proviene da continue e millenarie modifiche di organismi “animali”, e nella fase finale in seguito a un affinamento del rapporto con essi (declino della forza bruta). In linea con Darwin si ritiene che l’evoluzione si sia strutturata da sola, senza interventi soprannaturali diretti (a parte quello creativo iniziale anteriore al Big-bang); e che ciò sia avvenuto non solo per caso, contingenza e necessità, bensì anche e soprattutto sotto la guida dell’«intenzionalità-intelligenza» posseduta dalla natura (una versione contemporanea dell’idealismo tedesco), grazie a un logos che il credente interpreta come dono del Logos. L’uso manuale degli strumenti e il controllo del fuoco hanno reso obsoleto il precedente e possente apparato mascellare e dentario, liberando spazio nel cervello per la formazione della neo-corteccia con relative funzioni “superiori”. Le aree del cervello prima deputate alla potenza mandibolare e motoria, alla rappresentazione primitiva dello spazio (distanza dal cibo o dal predatore), alla gestione dell’olfatto (non più necessario in misura sopraffina) in funzione (anti)predatoria, si sono riciclate per “exaptation”, riconvertite in aree che presiedono al pensiero e al linguaggio simbolico. Ma le due voci, i due temi della ominizzazione e del rapporto più armonico con gli animali (contenimento/riduzione della caccia, addomesticamento, allevamento) hanno controcantato l’una sull’altra in stile contrappuntistico e con altre analogie musicali (in particolare con la forma “sonata” tipica della sinfonia).

Man originates from continuous and millenary changes of “animal” organisms and in the final phase from a refinement of the relationship with them. According to Darwin’s theory, evolution structured itself, without direct divine or supernatural interferences. Everything has happened, not only by chance, necessity or contingency but under the guidance of the “intentionality-intelligence” of nature (a contemporary vision of the German Idealism). The use of fire and tools made obsolete the previous massive jaw and dental apparatus, clearing some areas in the brain for the formation of the neo-cortex with the respective “superior” functions. The parts of the brain previously assigned to jaw strength, to the primitive representation of space (distance from food or from predators), and to the management of smell in its anti-predatory function, are now used for “exaptation” and are changed back into areas which control thought and symbolic language. But hominization and a more harmonious relationship with animals (and restraint/reduction of hunting, domestication, breeding) have overlapped in countermelody one upon the other in a contrapuntal style and with other musical analogies (in particular with the “sonata” form typical of the symphony).

     
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