Abstract |
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In queste pagine si cerca di mettere a
fuoco una sfida decisiva che condiziona i modi diversi di
declinare, in chiave teorica ed etica, lo stile laico. Si
tratta del radicale confrontarsi di due paradigmi: il primo
interpreta la laicità come riconoscenza, scorgendo
un legame liberante tra il cammino esistenziale di autonomia
e l’originario dono del senso; il secondo interpreta
la laicità come emancipazione, e considera garanzia
di apertura e di creatività il carattere infondato
delle vie di ricerca e delle scelte di valore messe in campo
dalla nostra finitezza. Vicini nell’affrontare la
feconda insecuritas che segna il nostro tempo, i due paradigmi
si contendono la posta in gioco: la fedeltà all’umano
in comune, alla condizione enigmatica che ci vede abitare
il mondo inquietati dallo slancio critico, dalla passione
dialogica, dallo spirito di responsabilità.
A decisive challenge conditions the different ways of declining
– theoretically and ethically – the lay style.
It is the radical comparison of two paradigms: the first
explains laity as thankfulness, as a freeing link between
the path of autonomy and the original gift of sense; the
second explains laity as emancipation, and considers an
assurance of opening and creativity the groundless character
of the research and choices of values brought up by our
finitude. Near to one another in confronting the insecuritas
that marks our age, the two paradigms compete for the stake:
fidelity to the human we share. |