Abstract |
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In un’epoca profondamente segnata
dal tramonto delle ideologie, «etica», «pluralismo»
e «politica» sono tre termini alla ricerca di
se stessi e della loro reciproca relazione. Chi è
credente, poi, deve fare la doppia fatica di condividere
l’incertezza del tempo con tutti gli altri e di non
cadere nella tentazione di avere una certezza da imporre
a tutti gli altri. In questa situazione la politica può
recuperare la propria funzione se accetta il proprio limite
ed accetta il pluralismo della nostra società: non
solo come un dato di fatto ineliminabile, ma come un fatto
positivo attraverso il quale si può ricostruire un’etica
condivisa, grazie alla riaffermazione della laicità
come valore delle moderne società democratiche.
In an age deeply marked by the end of ideologies, “ethics”,
“pluralism” and “politics” are three
terms in search of themselves and of their reciprocal relationship.
The believer must support the double fatigue of sharing
the uncertainty of this age with all other people and at
the same time, of not falling to the temptation of imposing
his certitude on all the others. In this situation politics
may recover its own function if it accepts its limits and
the pluralism of our society: not only as an unavoidable
fact, but as a positive one on which one can build a common
ethics, thanks to the confirmation of laity as a value of
modern democratic societies. |