Abstract |
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Il protagonismo pubblico delle religioni
e delle Chiese impone un ripensamento filosofico dei presupposti
normativi della sfera pubblica così come è
stata interpretata dal pensiero liberale moderno. Lasciandosi
guidare dai lavori di Jean-Marc Ferry l’autore propone
un percorso in cui è presoa in conto criticamente
la concezione assiologicamente neutrale della sfera pubblica
e la separazione tra valori privati e norme civili nel liberalismo
di Rawls per evidenziarne i limiti rispetto alle esigenze
normative contemporanee. Attraverso l’analisi del
dibattito tra Rawls e Habermas viene poi messo in evidenza
l’apertura operata dall’etica della comunicazione
al contributo delle religioni e delle loro risorse morali
per la ragione pubblica. Si affronta in ultimo la proposta
di consensus par confrontantion e di etica ricostruttiva
dello stesso Jean-Marc Ferry, per mostrare come egli proponga,
grazie alla reinterpretazione del rapporto tra convinzioni
religiose e sfera pubblica, un concetto più allargato
e riflessivo di ragione pubblica, non soltanto rispetto
al liberalismo di Rawls, ma anche rispetto al repubblicanesimo
kantiano di Habermas.
The public protagonism of religions and churches imposes
a philosophical rethinking of the premises which rule the
public sphere as has been interpreted by modern liberal
thought. Assuming as guide the Jean-Marc Ferry’s works,
the author criticizes the axiologically neutral conception
of the public sphere and the separation between private
values and civil norms in Rawls’s liberalism, pointing
out their limits with regard to contemporaneous ruling needs.
Jean-Marc Ferry’s proposal of consensus par confrontation
and of reconstructive ethics proposes a more enlarged and
meditative project of public reason, not only in respect
to Rawls’s liberalism, but also to the Kantian republicanism
of Habermas. |