Abstract |
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In un primo momento si pone attenzione
allo sfondo dello status quaestionis analizzando sia il
dibattito su soddisfazione/rappresentanza attraversoil contributo
dei principali teologi del Novecento, sia le osservazioni
che sono state portate alla soteriologia anselmiana. In
un secondo momento si affrontala satisfactio di Anselmo
in chiave ermeneutica ed esegetica. Nel primo orizzonte
emerge una notevole differenziazione valutativa sulla portata
teologica della soteriologia anselmiana, in cui i commentatori
colgono, da un lato, una prospettiva giuridica (negativa),
o, dall’altro, una propriamente teologica (positiva).
Successivamente, partendo dai testi di Anselmo, si mostra
una possibile rilettura a diversi e complementari livelli
che è possibile trarre. In particolare non solo il
carattere amartiologico (soddisfazione dal peccato), ma
anche l’orizzonte dossologico ed escatologico. Le
valutazioni conclusive propongono una ricaduta della teoria
della soddisfazione di Anselmo nel dibattito su soddisfazione/rappresentanza.
The first part of the paper analyzes the twentieth-century
theological debate on satisfaction/ representation and on
the soteriology of Anselm, outlining the remarkable evaluative
difference regarding the theological importance of the last.
The second part faces the satisfactio of Anselm in a hermeneutical
and exegetical key. Starting from Anselm’s texts,
the author tries to show a possible new reading of this
notion, outlining its amartiologic value (satisfaction from
sin) but also its doxological and eschatological horizon.
The final evaluations propose a relapsing of Anselm’s
satisfaction theory on the satisfaction/representation debate. |