Abstract |
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Seguendo il percorso proposto da Edith
Stein nella sua lettura fenomenologica dell’opera
di san Giovanni della Croce, si esamina il reciproco rimando
e la profonda connessione dei termini “croce”,
“sacrificio”, “esperienza mistica”.
L’indagine su quest’ultima si svolge attraverso
un confronto fra la mistica carmelitana e quella presente
nel sufismo. Si ricava la conferma della validità
conoscitiva della rivelazione divina elargita attraverso
la mistica.
Following Edith Stein’s phenomenological reading
of Saint John of the Cross’ work, the paper examines
the mutual cross-reference and the deep connection of the
terms “cross”, “sacrifice”, “mystical
experience”. The analysis on the latter is conducted
through a comparison between the Carmelite mystics and the
mystics present in Suphism. As a result the cognitive validity
of the divine revelation given through mystics is confirmed. |