Abstract |
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L’articolo individua il lascito
più importante di Rahner nella teoria dei livelli
multipli della riflessione e in specie nell’attenzione
data al primo livello. Rifacendosi soprattutto al corso
fondamentale sulla fede e alla conferenza Una teologia con
cui poter vivere mostra come già nel primo livello
della riflessione, precedente all’elaborazione di
una teologia e una filosofia scientifiche e alla loro stessa
distinzione, l’«esperienza trascendentale»
del sé e del suo rapporto originario e atematico
con Dio e con la realtà si chiarisca come necessaria
con-conoscenza e con-decisione. Con-conoscendo la realtà
con-conosciamo sempre anche noi stesi e la nostra libertà
aperta sul «mistero santo». Solo ripartendo,
con senso di responsabilità personale ed ecclesiale,
da questo vissuto la teologia cristiana potrà essere
vivibile e avrà un futuro malgrado la crisi della
sua tradizione.
The paper singles out Rahner’s most important legacy
in the theory of the multiple levels of reflection and in
specie in the attention given to the first level. Referring
above to the fundamental course on faith and to the conference
Eine Theologie, mit der wir leben können the A. shows
how already in the first level of reflection the “transcendental
experience” of the self and of its original and un-thematic
rapport with God and with reality clarified as necessary
con-knowledge and con-decision. Con-knowing reality we always
con-know ourselves as well and our freedom open to “holy
mystery”. Only re-beginning, with a sense of personal
and ecclesial responsibility, from this life’s experience
will Christian theology be liveable and will have a future
despite the crisis of its tradition. |