Abstract |
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Che tipo di esperienza della parola proviene
dal messaggio dell’incarnazione cristiana? Cosa vuol
dire che il verbo si fa carne? Oltre a quello teologico,
c’è un senso in Verbum caro factum est
rispetto al quale la filosofia non può non sentirsi
coinvolta? Sono queste le domande cui cerca di rispondere
il contributo di R. Caldarone, che sullo sfondo delle considerazioni
espresse da M. Henry nel libro Les paroles du Christ,
accosta il tema “Corpo e trascendenza” a partire
da quel legame radicale fra la parola e il corpo che nell’incarnazione
cristiana è posto come un evento. L’obiettivo
del contributo è mostrare come l’evento Verbum
caro factum est si dia anche come un “evento di senso”
in cui si lasciano comprendere e diventano significative
quelle esperienze della parola che non si inscrivono né
nel registro apofantico né in quello performativo.
What kind of experience of the world comes from the message
of Christian incarnation? In addition to the theological,
is there a meaning in Verbum caro factum est which
directly regards philosophy? In the context of M. Henry’s
book Les paroles du Christ, the author approaches
the theme “Body and transcendence”, starting
from the radical link between word and body involved in
Christian incarnation. The aim of the paper is to show that
the event of Verbum caro factum est is also an “event
of meaning” in which those experiences of the word
which are inscribed neither in the apophantic nor the performative
register become significant. |