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Convegno nazionale Aisfet 2024

In-certezza

VII Convegno Nazionale dell’AISFET

Roma 8-9 novembre 2024

Casa Maria Immacolata – Via Ezio 28

L’incertezza potrebbe essere la cifra della nostra epoca. Sembra essersi imposta come condizione permanente, insuperabile, di un’esistenza umana divenuta adulta, ormai pienamente matura per sopportare, conservando la certezza di sé, la propria costitutiva dimensione storica, esposta all’irruzione dell’imprevedibile. L’incertezza non sembra più però, come in passato, trattenuta nel suo limite dal fondo inattaccabile di certezza, senza il quale non è possibile nemmeno il suo contrario: i tanti scenari odierni di un’imminente fine del mondo fanno vacillare la gerarchia “logica” che contiene l’incerto dentro la misura della certezza.

Così, la concreta possibilità di una catastrofe ambientale globale viene a rovesciare dall’interno le illimitate possibilità dell’odierno sviluppo tecnologico; l’incombere di una guerra senza limiti, perché tecnicamente in grado di distruggere la vita sulla terra, prefigura concretamente una crisi irreversibile del governo politico del mondo e tramuta nel suo contrario il dominio planetario dell’homo faber; l’“intelligenza artificiale” sottrae a quella naturale l’intero regno della certezza ed espone l’essere umano al rischio attualissimo di trasformarsi da decisore a “impiegato” all’interno di uno sviluppo ormai puramente “macchinale” del mondo.

La certezza del sapere, della scienza, si sta forse trasformando in un’irresponsabile fuga dall’incertezza, cioè dall’effettivo, finito terreno dell’autonomia umana, che implica sia la crisi della partecipazione alla «via verso se stessa» della natura (Aristotele), sia, per contro, il bene prezioso che tale crisi custodisce, cioè la “positiva” capacità di riferimento alla trascendenza del fine, come pure, kantianamente, al rapporto tra la libertà come autonomia e l’obbedienza alla legge morale? E l’incertezza del credere non sta forse conducendo molti credenti o quasi credenti ad interrogarsi su cammini interiori, transconfessionali e religiosi che promettono di condurre a riscoprire la “cura-di-sé” in varie forme?

Ma ci si può chiedere in proposito: non rischiamo con un’autonomia così concepita di trovarci già nella confusione tra certezza e bisogno soggettivo di sicurezza? E ancora: è possibile «stare saldi» nell’incertezza? E che differenza c’è tra questo e lo «stare saldi nella fede» cui invita Paolo? Quale spazio descrive l’incertezza per il “sacro”, non più istituzionalizzabile religiosamente? Nell’ambito della ricerca di fede, la certezza teologica conduce necessariamente ed inesorabilmente alla radicalizzazione?

Andando oltre, si constata una differenza tra diversi tipi di certezza: quella delle scienze matematico-sperimentali – un sapere, il cui possesso fermo della cosa è fondato sulla capacità di selezionare nell’esperienza quel che di essa è conforme alla rappresentazione matematica dell’insieme degli enti –, la certezza filosofica – il modo in cui essa “ha” l’ente, immancabilmente più problematico sul metodo per possederlo e sullo stesso significato del “possedere” e la certezza teologica – e infine l’affermazione teologica che l’esistenza ed il suo senso sono radicate nel Trascendente, e nel suo amore per il mondo e per il creato.

Interrogando in un convegno l’incertezza, proviamo a tenere assieme due condizioni dell’esistenza umana che si rivelano profondamente intrecciate tra loro e che conferiscono proprio al nostro tempo una configurazione particolarmente enigmatica.

Programma

Venerdi 8 novembre ore 15

Presiede Giovanni Ferretti

Ore 15,15    Relazioni

Lucio Cortella, A confronto con l’incertezza. Un punto di vista filosofico

Stella Morra, Resta saldo solo l’incerto. Quale certezza per la fede?

Ore 17 Discussione sulle relazioni

Ore 18,30 Assemblea dei soci dell’AISFET – Presiede Ugo Perone

Sabato 9 novembre ore 9

Presiede Maria Cristina Bartolomei

Ore 9,15

Relazione

Costantino Esposito, Cercare il senso dell’incertezza nell’epoca del (post-) nichilismo

Ore 10 Tavola rotonda con la partecipazione di Elisabetta Ribet, Massimo Giuliani, Elisabetta Barone, Gian Luigi Paltrinieri

Ore 11, 30 Discussione

Ore 12, 30 Conclusione

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Nota logistica

 La Casa Maria Immacolata, sede del Convegno è situata in via Ezio 28 – Quartiere Prati ed è raggiungibile dalla Stazione Termini con la Metro A – direzione Battistini, fermata Lepanto ( www.casamariaimmacolata.itinfo@casamariaimmacolata.it;  tel. 06 3216686).

Per la sera del 8 novembre 2024 sono state opzionate 25 camere presso la Casa Maria Immacolata alle seguenti condizioni:

– camera singola con bagno € 55 con colazione inclusa + Tassa di soggiorno € 6.

Costo totale della camera singola € 61
– cena dell’8 novembre € 20,00 per persona; pranzo del 9 novembre € 20,00 per persona
La struttura chiude alle 24.00.

Coloro che intendono avvalersi di questa sistemazione logistica dovranno far pervenire la propria prenotazione improrogabilmente il 20 ottobre 2024, all’ indirizzo di posta elettronica direzione@filosofiaeteologia.it. Si precisa che ci si potrà prenotare anche solo per la cena dell’8 novembre e/o per il pranzo del 9 novembre

Le prenotazioni potranno essere accettate fino ad esaurimento delle camere disponibili.

Successivamente all’accettazione, la prenotazione dovrà essere perfezionata tramite bonifico sul c/c dell’AISFET (cod. IBAN IT 04 A 02008 01102 000100439618) di € 61 per il pernottamento + € 20 per la cena se lo si desidera e/o per il pranzo del 9 novembre. Ricevuta del bonifico dovrà essere inviata all’indirizzo direzione@filosofiaeteologia.it