Filosofia e Teologia XXXVII, 2 (2023), Beatitudine e scandalo della povertà, pp. 269-278
Nel pensiero di Simone Weil c’è una povertà indotta dai rapporti sociali in una collettività apparentemente forte rispetto ai singoli individui e c’è una miseria come condizione dell’essere umano. Accettando questa verità nel proprio essere, diventa possibile smantellare l’apparente ricchezza del soggetto e della collettività, votati alla forza e non al bene. Solo così, l’essere umano, su imitazione di Dio, può essere di aiuto al povero.
Parole chiave: povertà, oppressione, bene
In Simone Weil’s thought there is a poverty induced by social relationships in a collectivity which is apparently strong compared to single individuals and there is a misery as a condition of the human being. By accepting this truth in one’s being, it becomes possible to dismantle the apparent richness of the subject and of the community, devoted to strenght and not to goodness. Only in this way, the human being, imitating God, can be helpful to the poor.
Keywords: poverty, oppression, goodness